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D. PER UN’ECONOMIA IN CUI SIA PROTAGONISTA LA PERSONA
-> PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ ECONOMICA A PARTIRE DALL’INDIVIDUO -> PROMUOVERE LE AZIENDE
Premessa:
Il quarto capitolo del nostro programma tocca il lavoro e l’economia. SI tratta di un aspetto centrale del nostro programma, dato che una situazione economica e lavorativa favorevole è essenziale per le condizioni di vita degli abitanti della nostra regione: da essa dipende la possibilità per i giovani –ma non solo- di potersi inserire nel mondo del lavoro e trarne il necessario per pensare il proprio futuro, un futuro che vogliamo da protagonisti anche nella stessa vita economica.
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una crisi economica globale che è stata accompagnata anche da nuove dinamiche nei rapporti internazionali tra Paesi. Se la Svizzera ha potuto rispondere a questo periodo difficile grazie ad un sistema economico reattivo, flessibile e strutturalmente forte, il Ticino – cantone di confine - si è invece trovato in maggiori difficoltà soprattutto nei rapporti bilaterali con la vicina Italia. Il settore industriale ha sofferto della crisi mantenendo le posizioni, l’edilizia e l’ingegneria civile hanno retto alle spinte congiunturali, mentre il settore turistico ha cominciato a mostrare le sue debolezze strutturali. A subire le conseguenze più nefaste però è stata la piazza finanziaria ticinese soprattutto a causa dello scudo fiscale italiana e della pressione sulle convenzioni di doppia imposizione fiscale da parte dell’Unione Europea, degli Stati Uniti d’America e addirittura dell’OCSE.
Consapevole di questa evoluzione, Generazione Giovani sostiene con fermezza il mantenimento del primato svizzero a livello mondiale - a cui il Ticino contribuisce ampiamente - soprattutto in ambiti quali la tecnologia, la formazione specialistica e professionale, l’attrattività fiscale e la qualità delle infrastrutture. In termini più concreti, Generazione Giovani sostiene la creazione e l’insediamento di tutte quelle nuove aziende che porteranno, innanzitutto, nuovi posti di lavoro ed in secondo luogo competenze, innovatività e benessere.
La convinzione è che tutto ciò può essere realizzabile solo attraverso delle condizioni quadro che siano in grado di rispondere in maniera sempre più efficace ed efficiente alle necessità delle aziende consolidate sulla piazza economica svizzera, ma anche delle aziende in crescita e di quelle in fase di avvio. Ed in questo senso, secondo Generazione Giovani, le forze politiche possono e devono giocare un ruolo importante: ecco perché Generazione Giovani prende posizione affinché lo Stato continui a percorrere le strade dell’efficienza e dell’equo sostegno nel vasto campo della promozione economica.
1. PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ ECONOMICA A PARTIRE DALL’INDIVIDUO
La promozione dell’economia e dell’occupazione deve fondarsi su principi ed idee condivisi che riguardano i singoli individui piuttosto che le aziende; ciò affinché essa non si limiti ad apportare effetti parziali ed inefficaci. In questo ordine di idee, rientrano la garanzia della libertà economica, il dissenso verso il lavoro in nero e la ricerca continua dell’uguaglianza salariale. In particolare, le posizioni di Generazione Giovani sono le seguenti:
a. Pieno rispetto della libertà economica dell’individuo come sancito nell’articolo 26 della Costituzione federale. Ciò nell’ottica di tutelare l’individuo da ingerenze inopportune dello Stato e, quindi, assegnando alla libertà economica una portata difensiva, ma anche aprendo le porte ad una visione vieppiù vicina al diritto di avere prestazioni positive da parte dello Stato (si pensi al microcredito). b. Sostegno all’occupazione ed alla creazione di nuovi posti di lavoro stimolando soprattutto l’assunzione dei giovani da parte delle aziende, ma promuovendo allo stesso modo l’imprenditorialità attraverso delle formule realistiche di microcredito. In questo ambito occorre anche favorire una cultura imprenditoriale vicina alle esigenze del territorio, favorendo laddove possibile chi assume lavoratori residenti in Ticino e combatte nei fatti il dumping salariale. c. Opposizione convinta all’economia sommersa in quanto danneggia l’intero sistema economico e rappresenta un ostacolo reale alla crescita ed allo sviluppo della collettività. In termini più propositivi, occorre incrementare i controlli ed apportare maggiori incentivi a dichiarare i guadagni “in nero” (ad esempio attraverso un’imposizione fiscale di favore per determinate attività lavorative extra-professionali). d. Rispetto dell’uguaglianza nelle remunerazioni da lavoro e condanna delle discriminazioni salariali contro le donne. Come sancito nell’articolo 8 della Costituzione federale portiamo avanti l’idea che “tutti sono uguali davanti alla legge” (art.8 cpv.1); da ciò, si evince che, da una parte, in generale, ad uguale impiego spetta un salario uguale e, dall’altra parte, che “uomo e donna hanno diritto ad un salario uguale per un lavoro di uguale valore” (art.8 cpv. 3). e. Maggiore protezione dei piccoli investitori in ambito finanziario e maggiore trasparenza per superare le molteplici asimmetrie informative, che notoriamente colpiscono i più deboli. Ciò contribuirebbe ad accrescere la fiducia del piccolo investitore nei confronti del funzionamento del sistema e la credibilità dei metodi di finanziamento alternativi.
2. PROMUOVERE LE AZIENDE
Le aziende, in particolare le piccole e medie imprese (PMI), sono il cuore pulsante dell’economia elvetica visto che rappresentano il 97% del tessuto economico elvetico. È dunque impensabile parlare di promozione economica senza considerare le PMI come punto di partenza. Esse sono il punto focale delle competenze, delle applicazioni concrete e del trasferimento delle conoscenze; sono il fulcro dell’innovazione e del progresso tecnologico; inoltre, la loro finalità sociale è riconosciuta da tutti sia in termini di formazione professionale che in termini di luogo in cui si sviluppano le relazioni interpersonali. Detto ciò, in maniera più propositiva, Generazione Giovani si schiera in favore delle seguenti misure riguardanti le aziende:
a. Riduzione della burocrazia laddove è possibile si mira a snellire tutte le prassi pedanti e quelle procedure ridondanti. Si pensi, in maniera non esaustiva, alle complicazioni delle assicurazioni sociali, ma anche alle eccessive formalità per costituire una società, ecc. In tal senso, diventa prioritario non solo l’utilizzo di strumenti più semplici, pratici e moderni quali ad esempio i formulari digitali disponibili on-line, la firma digitale con carattere giuridico vincolante e la trasmissione elettronica dei dati, ma anche l’utilizzo di procedure e di concetti teorici meno complicati e più pratici al fine di raggiungere più agevolmente determinati obbiettivi. Inoltre, perseguendo la finalità di alleggerire le piccole e medie imprese sotto il profilo del carico amministrativo, occorrerà migliorare le analisi d’impatto ex-ante di nuove regolamentazioni e prescrizioni così da evitare conseguenze negative che troppo spesso sfociano in ulteriori ed inattesi costi per le aziende. b. Agevolazioni fiscali per le aziende che offrono posti di apprendistato ed impieghi con formazione, ma anche per quelle realtà aziendali in grado di apportare un valore aggiunto in termini di innovatività e tecnologia valutabile sulla base di criteri seri, trasparenti ed oggettivi. c. Chiarezza degli accordi bilaterali con l’Unione Europea (UE) soprattutto per quanto riguarda il principio di reciprocità che pare non essere sempre applicato nei confronti delle aziende elvetiche che intendono operare anche nell’UE. Inoltre, è necessario un monitoraggio sistematico atto a tutelare la concorrenza sleale o il ricorso alla “manodopera in nero” delle imprese che intendono operare sul nostro territorio. d. Sostegno alle nuove imprese attraverso maggiori aiuti finanziari e di consulenza da parte dello Stato, attraverso un’ottimizzazione dei servizi di fideiussione statale, attraverso una maggiore collaborazione con l’USI e la SUPSI, ma anche attraverso facilitazioni burocratiche o esenzioni fiscali. Inoltre, al fine di allargare la panoplia di possibilità di finanziamento delle aziende, diventa importante aprire maggiormente le porte verso metodi di finanziamento alternativi rispetto a quelli tradizionali, quali il venture capital od il private equity, che chiamano in gioco gli investitori istituzionali, il capitale di rischio, ma anche i singoli risparmiatori. e. Sostegno alle zone periferiche favorendo le aziende ivi presenti o quelle che intendono stabilirvisi. Queste imprese promuovono l’attività economica e creano determinate dinamiche sociali all’interno di queste aree periferiche più soggette a difficoltà di vario tipo con l’effetto ultimo di stimolare l’occupazione e mantenere la stabilità demografica. In questi termini, la finalità sociale dell’impresa con tutti le conseguenze positive che porta con sé risulta essere più che mai evidente ed importante. f. Appoggio incondizionato alla Nuova Politica Regionale (NPR) 2008-2015: con riferimento al punto precedente, la NPR va a considerare i sistemi di produzione di valore aggiunto destinati all’esportazione in relazione allo sviluppo regionale. Nell’ambito della Nuova Politica Regionale il nostro cantone deve far valere maggiormente le proprie difficoltà oggettive quale regione di frontiera che necessità di maggiori misure di sostegno all’economia locale, per esempio attraverso sgravi fiscali, se del caso subordinati a garanzie salariali nei confronti dei lavoratori.
INDICE
INTRODUZIONE
A. GIOVANI, AMBIENTE E TERRITORIO 1. PER UN TICINO IN MOVIMENTO = PER UNA MOBILITÀ RESPONSABILE ! 2. ENERGIA: ACCENDIAMO LE LAMPADINE DELLE IDEE ! 3. RIFIUTI: CHI INQUINA PAGA ! 4. SALVAGUARDARE IL TERRITORIO, PER IL TICINO DEL FUTURO
B. EDUCAZIONE: PER UNA SCUOLA CHE NON SIA UN VICOLO CIECO: EDUCHIAMO AL LAVORO ! 1. UNA SCUOLA UNICA NEL RISPETTO DELLE DIVERSITÀ 2. ORIENTARE: DARE ACCESSO ALLE INFORMAZIONI PER DELLE SCELTE CONSAPEVOLI 3. CONOSCERE IL TERRITORIO: CHI SA ANCORA COME È FATTO IL TICINO ? 4. FORMAZIONE DOCENTI: MOTIVARE GIOVANI VALIDI ALL’IMPEGNO EDUCATIVO
C. GIOVANI, FAMIGLIA, SOCIETÀ 1. POLITICHE GIOVANILI: DARE SPAZIO AI GIOVANI PER ESPRIMERSI 2. INTEGRAZIONE: UNA VIA COMPLESSA, MA NECESSARIA E POSITIVA ! 3. FAMIGLIA: PER UNA SOCIETÀ A MISURA DI FAMIGLIA
D. UN GIOVANE, UN LAVORO 1. PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ ECONOMICA A PARTIRE DALL’INDIVIDUO 2. PROMUOVERE LE AZIENDE
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